Penso che ormai lo sappiate un po’ tutti: Megaupload, e con esso Megavideo, non esiste più. L’FBI ieri ha arrestato il suo fondatore e contestualmente ha chiuso i siti incriminati. L’accusa è ovviamente violazione del copyright per un danno stimato in 500 milioni di dollari. Pare che il fondatore rischi qualcosa come 50 anni di carcere.

E’ abbastanza chiaro che il sito non riaprirà, né tantomeno sarà raggiungibile attraverso proxy internazionali (come ho letto in rete in queste ore), non si tratta di un oscuramento in Italia (come ad esempio per ThePirateBay), ma, ribadisco, di chiusura da parte dell’FBI.

Da notare però che la reazione della rete non si è fatta attendere. Nella serata di ieri il gruppo Anonymous ha messo sotto attacco (pare DoS) i siti del USDOJ (Dipartimento della Giustizia Americano), della MPAA (Motion Picture Association of America), della RIAA (Recording Industry Association of America), della Universal Music e addirittura (pare) il sito dell’FBI stesso. Insomma, in tempi in cui negli USA si stanno per varare leggi molto ferree contro la pirateria informatica, questa notizia sicuramente preannuncia l’inizio di una dura battaglia telematica.

Per il momento, addio Megaupload, ora insegna agli angeli a scaricare gratis giochi e film!!

Alla prossima..

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