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Lug

5

2021

In questo articolo vedremo alcuni concetti fondamentali di Home Assistant, necessari al proseguimento della realizzazione del nostro sistema domotico.

Per prima cosa, un po’ di termini che occorre conoscere:

  • Integrazione: si tratta di tutto ciò che possiamo collegare ad Home Assistant, dalle lampadine alle smart TV, passando per il cellulare; attenzione perchè per integrazione si intendono anche servizi in cloud. Ogni integrazione può contenere multipli dispositivi o entità;
  • Area:  un’area virtuale in cui sono localizzati i nostri dispositivi (una stanza, l’intera casa, la mia scrivania);
  • Dispositivo: fisico o virtuale,può contenere multiple entità (lo smartphone, tanto per fare un esempio);
  • Dominio: la categoria a cui appartiene un’entità (es. sensor, light);
  • Entità: un “oggetto” con cui interagisce Home Assistant (es. un interruttore, un sensore);
  • Attributi: Un valore contenuto all’interno di un’entità (Esempio: Consumo di un interruttore che funge da presa);
  • Card: una scheda dell’interfaccia grafica legata ad una o più entità.
  • Automazione: un’azione, o una sequenza di azioni, che viene scatenata da un trigger (un evento). Ad esempio, se il cellulare si allontana da casa, attiva il sistema di allarme, oppure ad un certa ora spegni tutto in una stanza.
  • Scena: lo stato di uno o più entità, facilmente richiamabile all’occorrenza (ad esempio, il colore e la luminosità delle lampade di una stanza quando vogliamo vedere un film).

Ormai è praticamente tutto configurabile tramite interfaccia grafica, tramite pochissimi clic del mouse. Nonostante tutto, in alcuni casi è possibile/necessario utilizzare la configurazione mediante file.

Se abbiamo installato il plugin File Editor, sarà semplice accedere alla directory /config, all’interno della quale si trova il file configuration.yaml, che contiene la configurazione fondamentale di Home Assistant.

Tale file va manipolato con molta attenzione, in quanto una configurazione errata produce instabilità del sistema.

La modifica del configuration.yaml comporta sempre un riavvio per essere applicata. Consiglio sempre di usare la funzione Impostazioni -> Controlli del server prima di riavviare, avremo così almeno una verifica formale di quanto scritto.

Prima di concludere, segnalo la possibilità di utilizzare Home Assistant anche attraverso l’apposita App, disponibile nei principali store (link per Android). Si tratta fondamentalmente della stessa interfaccia che abbiamo visto, ma portata nel mondo mobile.

Consente di controllare completamente il sistema, oltre ad essere un comodissimo strumento per poter controllare la nostra domotica anche quando siamo fuori casa.

Alla prossima..

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Giu

28

2021

Un elemento fondamentale per il nostro sistema domotico è il poter accedere a Home Assistant dall’esterno. Finora abbiamo messo in piedi un sistema funzionante solo finchè siamo in casa, collegati al nostro router.

Oggi vediamo come poter accedere da Internet mentre siamo fuori casa, ad esempio per controllare una telecamera.

Ci serviremo di un plugin, DuckDNS, che possiamo installare da Supervisor. Per prima cosa però, è necessario creare un account su duckdns.org, quindi andiamo sul sito, creiamo un account (assolutamente gratuito) e scegliamo un nome di dominio, basta cliccare su “Add domain“.

In tal modo, potremo accedere a Home Assistant dall’esterno tramite l’indirizzo nomescelto.duckdns.org.

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Giu

23

2021

Nuovo articolo dedicato alla domotica, oggi vediamo come configurare Home Assistant.

In realtà, a questo punto dovremmo già disporre di un sistema che si è autoconfigurato, dopo l’installazione infatti abbiamo creato un utente (figura sotto) e indicato la nostra posizione sulla mappa, quindi Home Assistant ci avrà chiesto se vogliamo configurare delle integrazioni (in base ai dispositivi che può aver rilevato in casa).

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Giu

14

2021

Nuovo capitolo della serie dedicata alla domotica, oggi vedremo come usare un SSD con Home Assistant.

A questo punto, dovremmo avere un Raspberry Pi dedicato esclusivamente ad Home Assistant, in grado di effettuare snapshots (backup) automatici del sistema su Google Drive.

Il sistema funziona già, ma credo sia necessario un passaggio in più, ovvero aggiungere un disco SSD per evitare di mandare in crisi la micro SD collegata al Raspberry.

In linea di massima, una micro SD è un tipo di memoria affidabile, basti pensare a cellulari, fotocamere etc., che di certo non soffrono particolarmente l’usura del tempo.

Ma nel caso di Home Assistant, vengono effettuate anche migliaia di scritture al minuto, e questo può compromettere la micro SD, non pensata per uno stress simile.

In rete ci sono innumerevoli guide per usare un SSD con Home Assistant al posto della micro SD, ma leggiamo questa FAQ sul sito ufficiale:

Due to the complexity of USB and the USB mass storage device class booting from a USB device is brittle. 

Due to this, it is recommended to boot Home Assistant OS from an SD card and use a USB attached flash drive as data partition only

In sostanza, gli sviluppatori consigliano di avviare il sistema da micro SD (quindi sostanzialmente effettuando letture) e spostare su SSD la partizione dati, nella quale Home Assistant scrive continuamente.

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Giu

9

2021

Questa guida su come aprire la porta SSH 22222 su Home Assistant è indirettamente collegata alla serie di articoli sulla domotica, in quanto servirà per collegare un disco SSD al nostro Raspberry Pi che funge da server.

Prima di iniziare, un minimo di teoria: la porta 22222 è l’unica a dare accesso alla distribuzione di Home Assistant, consentendo di fare praticamente qualsiasi cosa. Non dovrebbe mai essere usata, in quanto tutto dovrebbe passare dall’interfaccia grafica. Attenzione, è diverso dagli add-on SSH che si possono installare, poichè in quel caso si accede tramite container Docker, in parole povere si può accedere solo a ciò che hanno deciso gli sviluppatori.

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